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Che cos'č la Fede? 1
Anno della fede
Un anno della fede per riscoprirci cristiani
Cos’è la fede?
Una delle insidie maggiori per la vita cristiana è credere che la fede sia una cosa scontata, cioè una realtà che già ci appartenga. A volte pensiamo cioè di essere cristiani perché siamo cresciuti in un ambiente dove sono numerosi i segni lasciati dal cristianesimo. Altre volte tendiamo ad identificare la nostra educazione cristiana con la fede. Grazie a Dio, invece, i dubbi, le domande, le incertezze che proviamo, ci ricordano che la fede non è un dato acquisito una volta per sempre, o ancora meglio, che la fede non si dà in noi come un moto spontaneo dell’anima.
Per conoscere cosa sia la fede dobbiamo allora rivolgerci alla Sacra Scrittura. Di per sé qui non troviamo una definizione della fede, almeno in prima battuta, ma il racconto di una persona che ha vissuto per fede. Questa persona si chiama Abramo.
Il libro della Genesi ce lo presenta in diverse occasioni come uomo della fede, perché crede, si fida di Dio, anche quando la promessa di Dio supera l’attesa umana.
Per esempio quando Dio dice ad Abramo di uscire dalla sua terra, verso una terra che Dio gli aveva promesso, ma che Abramo non vedeva e non conosceva. Oppure, quando gli promette un figlio, pur essendo sia Abramo che sua moglie Sara già vecchi. Oppure, quando gli chiede di sacrificare proprio il figlio Isacco, nel quale Abramo vedeva realizzarsi tutte le promesse di Dio. In tutte queste occasioni, così come in altre, Abramo dice: sì. Accetta cioè di fare propria una parola che Dio gli rivolge, sapendo che Dio non lo avrebbe deluso.
Anche nel N.T. ci viene presentata una figura che ha fede: Giuseppe, uomo giusto. Anche a lui Dio si manifesta, mettendogli davanti un progetto incredibile: diventare padre di un figlio che lui stesso non avrebbe generato, ma che era un dono dello Spirito Santo alla sua futura moglie, Maria. Anche Giuseppe è uomo di fede, perché accoglie questo piano divino e ne fa il cuore della sua vita. Più di ogni definizione, questi personaggi, e ce ne sono molti altri, ci dicono cos’è la fede: la risposta a Dio che chiama, facendo di questa chiamata la ragione ultima della propria vita, il perno attorno a cui ruota la propria esistenza, l’orizzonte sul quale muovere i proprio cammino. Anzi di più: proprio questa fede consente all’uomo di lasciare che Dio prenda possesso del suo cuore e che si realizzi così la salvezza del mondo.
Possiamo dire, quindi, che i soggetti della fede sono la Parola di Dio e la risposta dell’uomo. Da questi esempi e brevi considerazioni possiamo notare come la fede non sia affatto una semplice elaborazione umana. La fede si gioca nel rapporto tra Dio e uomo, e in esso Dio ha precedenza. E’ Lui che rivolge una parola all’uomo, invitandolo a credere, invitandolo alla fede.
Dunque la fede non è tanto un moto umano, un sentimento, la percezione di qualcosa di divino che ci circonda. La fede cristiana è risposta alla voce di Dio che chiama, alla sua ricerca dell’uomo, alla sua chiamata a rendere l’uomo partecipe della sua vita. In questo senso il ruolo della Parola di Dio che chiama è fondamentale e insostituibile.
Senza l’annuncio della Parola non c’è la fede. Piuttosto è la Parola che fa sorgere nell’uomo la fede.
Perciò il soggetto della fede cristiana non è solo l’uomo, quasi che la fede sorgesse spontaneamente. Piuttosto la fede si configura come un rapporto personale, dunque con due soggetti che liberamente si interpellano e rispondono per la mediazione di quella Parola che Dio ci ha dato in Cristo.
Mons. G.Dal Toso, Segretario del Pontificio Consiglio “Cor Unum”
Segreteria parrocchiale