Terza Domenica di Quaresima

La Samaritana

Parrocchia, 13/3/2020

 Una breve riflessione su Vangelo della III Domenica di Quaresima

Gesù e la Samaritana

Nell’incontro con Gesù al pozzo di Sicar, la samaritana compie un itinerario di fede attraverso cui giunge progressivamente ad approfondire l’identità di Gesù e a coinvolgere altri nel suo cammino di fede: per lei, inizialmente, Gesù è semplicemente un giudeo; poi, uno confrontabile con Giacobbe; quindi, un profeta alla fine è riconosciuto come il Cristo e, dai samaritani, come il salvatore del mondo.

Ella pertanto si fa testimone e mediatrice della chiamata presso i suoi compatrioti.

Si ripete così la dinamica testimoniale che ha contraddistinto il venire alla fede dei primi discepoli. Quell’originario “Venite e vedrete” che Gesù ha rivolto ai primi due discepoli è rimodulato a vantaggio di altri.

E’ così che Filippo si rivolge a Natanaele dicendogli: “Vieni e vedi”; e la donna ai samaritani, dicendo loro: “Venite a vedere”.

L’incontro personale con il Signore cambia la vita e rende missionari, portatori di quell’acqua nuova di cui siamo riempiti nel battesimo. Di fatto l’anfora è il segno della schiavitù della samaritana. Gesù è capace di liberare l’uomo da quei mezzi che impiega per dissetarsi da sé con le sue sole forze.

Chi, come la donna, trova il coraggio di lasciare l’anfora, scoprirà quella fonte inesauribile di acqua viva che è la relazione con Cristo.

In modo schematico possiamo dire che La Samaritana

a.    raggiunge Xto nella sua profondità, è trascinata nelle vie dello spirito ed implora e si libera del peso che grava la sua coscienza.

b.     dall’incontro con Gesù cambia radicalmente e diventa missionaria.

c.    fa un cammino di fede lasciandosi coinvolgere sempre più profondamente in un dialogo con Gesù;

d.    fa un cammino evidenziato dai diversi titoli che dà a Gesù: giudeo, Signore, profeta, messia….

 L’incontro autentico con Cristo non lascia mai le persone come prima, costringe a rifare la scelta dei valori, a risistemare priorità. Gesù fa prendere coscienza alla samaritana di ciò di cui ha bisogno: l’ha fatta passare dagli interessi apparenti ai valori reali.

La samaritana ci avverte che è “pericoloso” avvicinarci a quel pozzo (Gesù), infatti Gesù ci strappa le maschere, mette allo scoperto le ferite, denuncia le vere cause della nostra insoddisfazione e inquietudine.

L’acqua che Dio intende donarci non è l’acqua del pozzo, ma il suo Spirito, la sua verità, la sua Parola che ci insegna a vivere e che ci parla di Lui.

.E’ Dio l’acqua che disseta , ricrea, feconda il deserto della nostra coscienza quando è inaridita dal peccato, dalla freddezza e dalla solitudine.

Buona Domenica

                                                           P. Leonardo