Domenica delle Palme

Palme

Parrocchia, 4/4/2020

 DOMENICA DELLE PALME

Introduzione

            In prossimità della Pasqua la liturgia invita a riflettere sul mistero centrale della fede e della vita cristiana: sulla passione, morte e resurrezione del Signore. Lo sfondo del vangelo di Matteo è un continuo richiamo all’agire di Dio in Gesù, che si potrebbe riassumere in una certezza: Dio non abbandona il suo fedele. In quest’ottica il mistero della croce è mistero di amore, è dono della vita. Ed è proprio questa certezza che rende convincente la nostra fede: l’amore di Dio, il Padre, non può lasciarci nella morte.

In questa domenica delle Palme, ancora una volta siamo invitati a fare una scelta:

a.   a. Se stare tra coloro che accolgono Cristo e lo riconoscono come il Dio della pace e del perdono; o

b.   b. Se stare tra coloro che ne invocano la crocifissione e mettono una pietra sul suo sepolcro affinché non trapeli più nulla di quell’uomo venuto ad interrogare le nostre coscienze.

 La Domenica delle Palme, attraverso i rami d’olivo, è la domenica in cui accogliamo Cristo. Ma ci dev’essere la consapevolezza che la vita cristiana non è in quei rami d’ulivo agitati, ma nel percorso che dall’Orto degli ulivi giunge al Calvario riconoscendo Gesù come Signore della Vita, come Fratello nel nostro andare, come Pane che ci nutre nel cammino e come Senso del nostro andare.

Il trionfo di Gesù, esaltato da palme e rami di ulivo, si trasformerà presto in paura e angoscia, quando dovrà affrontare il supplizio estremo del patibolo.

Accompagnare Gesù nel suo percorso non è facile.

a.    Non lo era per gli apostoli che lo accompagnavano, soprattutto per Pietro, che aveva protestato e tendeva a distogliere Gesù da tale progetto meritando addirittura l'appellativo di "Satana".

b.    Non è facile neppure per noi associarci a siffatto percorso e immedesimarci in ciascuna delle sue tappe. 

La Domenica nella quale ostentiamo le nostre palme e rametti d'ulivo ci fa condividere la gioia di coloro che, numerosi, accompagnano Gesù nel suo ingresso nella città trionfale E' tuttavia difficile per noi il passaggio dall'esultanza alla passione; dalla gloria al sacrificio, dalle palme alla croce: di fronte alla croce si resta sempre allibiti e refrattari o comunque non la si considera mai pienamente nella sua vera portata di salvezza e di necessità: restiamo forse passivi spettatori, poco coinvolti, e se ci affascina il mistero d'amore con cui Cristo ha speso la sua vita per noi, non sappiamo far nostra la sua croce nelle nostre croci. Con Cristo, siamo destinati anche ad avere la vita con lui, tuttavia l'essenza della croce è in se stessa irrinunciabile.

Il racconto della Passione è articolato in alcuni momenti:

a.    L’ora dell’amicizia: Gesù nell’ultima cena, mentre Giuda complotta contro di Lui, si dona ai suoi amici come pane di vita.

b.    L’ora dell’angoscia: Gesù in preghiera nell’Orto degli Ulivi assapora l’amarezza dell’abbandono.

c.    L’ora del tradimento: Giuda consegna Gesù ai suoi nemici.

d.    L’ora del giudizio: Gesù innocente è processato e condannato dagli uomini peccatori.

e.    L’ora della morte: Gesù è crocifisso con due malfattori e muore.

f.     L’ora del silenzio: Gesù è sepolto in attesa della resurrezione.