La Quaresima: una salita di 40 giorni

Verso la Pasqua

Parrocchia, 1/3/2019

 LA QUARESIMA: UNA SALITA DI 40 GIORNI

Con il Mercoledi delle Ceneri (6 Marzo) ogni anno ha inizio il “tempo favorevole” della salita verso il monte della Pasqua.

L’imposizione delle ceneri è tra i segni caratteristici ed eloquenti del cammino quaresimale, insieme al digiuno, il silenzio dell’Alleluia, l’esercizio della Via Crucis…

La meta del cammino di questi 40 giorni è la gioia della Pasqua e lo sperimentiamo in tutta la bellezza in modo speciale nella notte di Pasqua quando torneremo a cantare l’Alleluia.

Iniziamo la Quaresima con la cenere ma finiamo con l’acqua della notte pasquale, la cenere sporca mentre l’acqua purifica, la cenere parla di distruzione e morte, mentre l’acqua è fonte di vita.

Questo cammino verso la Pasqua è un tempo di seria preparazione ma ciò non vuol dire tempo di costrizione e tristezza.

La parola guida della Quaresima è métanoia, cioè cambiamento profondo di mentalità, cambio di rotta per ripartire da Cristo, lasciando che sia Lui a cancellare dalla nostra vita tutto ciò che è antievangelico e anti-pasqua.

Possiamo definire la Quaresima: “Un tempo prolungato di esercizi spirituali”.

La conversione, il cambiamento non dipendono solo da noi, è Dio, soprattutto, che opera la trasformazione nell’uomo attraverso l’alleanza.

Nella Bibbia l’alleanza tra Dio e l’uomo sboccia là dove c’è una situazione di peccato, basta pensare all’alleanza con Noè dopo il diluvio e quella del Sinai dopo la schiavitù d’Egitto.

Dunque l’alleanza è la risposta di Dio al nostro peccato, un’operazione di bonifica che Dio compie ancora regalandoci un’altra Quaresima.

Mons. Tonino Bello sintetizza molto bene il significato spirituale di questo tempo santo: “Cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti si snoda la strada della Quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma in verità, molto più lunga e faticosa, perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla occorre tutta la vita! Pentimento e servizio: sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche.

Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito. Queste invece no: perché espresse con i simboli, che parlano un linguaggio a “lunga conservazione”.

E’ difficile sottrarsi all’urto di quella cenere. Benchè leggerissima scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta:” Convertiti e credi al Vangelo”.

Cenere e acqua: ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi”.