La Cresima

Un vademecum al Sacramento della Confermazione

Parrocchia, 14/10/2010
 
IL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE
 
La Cresima, cos’è?
 
Il Battesimo segna la nostra entrata nella famiglia dei cristiani.
Il giorno della Confermazione segna un’altra tappa nella vita del cristiano, perché riceviamo ufficialmente e davanti alla nostra comunità il dono dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo ci aiuta a crescere nella fede, e a rispondere alla buona novella: Gesù Cristo è vivo per sempre!
La Confermazione, o Cresima, è il sacramento che ci fa perfetti cristiani, portando a compimento la grazia del Battesimo.
Il Battesimo ci rende cristiani, la Confermazione ci rende perfetti cristiani, cioè cristiani adulti e maturi. Essa è un momento fondamentale della cosiddetta “iniziazione cristiana”, cioè di quel cammino che, iniziato con il Battesimo, prosegue con la Confermazione e conduce all’Eucaristia, che è il vertice della vita cristiana e il fine di tutti i sacramenti.
 
Che origine ha la Cresima?
 
I Vangeli raccontano che cinquanta giorni dopo la Pasqua, il giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo è disceso sugli apostoli sotto forma di piccole fiammelle. Essi si sono così sentiti ripieni dello Spirito Santo, che ha donato loro il coraggio di annunciare la buona novella: Gesù è risuscitato! Si può quindi dire che la Confermazione è come la nostra Pentecoste: lo Spirito Santo discende su di noi per aiutarci a diventare testimoni coraggiosi del Vangelo di Gesù.
 
Lo Spirito Santo, chi è?
 
È la terza Persona della Santissima Trinità; è il dono d’amore del Padre e del Figlio, il Suo compito nei confronti dell’umanità è di mantenere la comunione e la carità nella Chiesa, santificando i battezzati.
Si può dire che la Confermazione è la “Pentecoste del cristiano”, anche perché è proprio in quel giorno che Gesù l’ha istituita di fatto. Inoltre la missione della Chiesa comincia a Pentecoste, e così anche la missione del cristiano in un certo senso comincia con il sacramento della Confermazione.
 
Perché si dice che la Confermazione è il sacramento dell’età adulta?
 
Non perché debba essere necessariamente ricevuta dagli adulti, ma perché essa rende capaci di testimoniare e difendere la fede di fronte alle altre persone, e questa è una caratteristica dell’età adulta, che non coincide però necessariamente con l’età anagrafica.
 
Quando Gesù ha istituito questo sacramento?
 
Dopo averlo promesso, Gesù di fatto ha istituito questo sacramento il giorno di Pentecoste, quando inviò lo Spirito Santo sugli Apostoli e Maria radunati nel Cenacolo. E infatti gli Apostoli incominciarono subito a predicare e divulgare la fede in Gesù Cristo crocifisso e risorto.
 
Gli Apostoli hanno amministrato questo sacramento mediante l’imposizione delle mani.
Leggiamo infatti negli Atti degli Apostoli (At 8, 14-17):
‹‹Frattanto gli Apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio, e vi inviarono Pietro e Giovanni. Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo: non era infatti sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo››.
E in un altro passo (At 19, 6), si legge che alcuni discepoli di Efeso furono battezzati, ‹‹e non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, scese su di loro lo Spirito Santo e parlavano in lingue e profetavano››.
 
In questi testi è evidente che gli Apostoli compivano un gesto sacramentale sui battezzati imponendo loro le mani, e l’effetto di questo gesto era la comunicazione dello Spirito Santo.
Vivere da vero cristiano non è sempre facile!
È per questo che si ha bisogno che lo Spirito Santo ci aiuti a trovare la buona strada che conduce verso Dio, a rifiutare le strade più facili che allontanano da Dio, e a testimoniare la nostra fede attorno a noi.
Si parla di sette doni dello Spirito Santo: la sapienza, l’intelligenza, il consiglio, la fortezza, la scienza, il timor di Dio e la pietà.
 
Come avviene la Cresima? Il Rito
 
È un grande giorno di festa. Tutti i futuri cresimati si riuniscono con le loro famiglie. Per dimostrare che la Confermazione è collegata al loro battesimo, essi proclamano la loro fede che hanno pronunciato nel Battesimo: dire sì a Dio, e no a tutto ciò che allontana da Dio. Poi il vescovo e i sacerdoti presenti stendono le mani su ognuno di loro, e pregano chiedendo che lo Spirito Santo scenda nei loro cuori.
Quindi i futuri cresimati avanzano insieme verso il vescovo.
Il loro padrino o madrina pone la mano sulla spalla di ciascuno. Il vescovo traccia sulla fronte di ognuno il segno della croce con l’olio santo profumato, detto crisma, e dice: ‹‹Ricevi il sigillo dello Spirito Santo, che ti è dato in dono››.
L’olio del sacro crisma è il segno dello Spirito: come l’olio, lo Spirito Santo nutre e dà forza per amare Dio.
 
Che cos’è il Crisma?
 
Il crisma è una mistura di olio di oliva e balsamo che viene consacrata dal Vescovo il Giovedì Santo. È da questa parola “crisma” che deriva il nome di Cresima.
 
Perché l’unzione viene fatta sulla fronte?
 
Perché il cristiano è chiamato a professare pubblicamente la sua fede a “fronte alta”, cioè con convinzione e franchezza.
L’unzione viene fatta in forma di croce perché la croce è il segno del cristiano. È dalla croce di Gesù che siamo stati salvati e liberati. Ricordiamo le parole dell’Apostolo S. Paolo (Gal. 6, 14): ‹‹Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo››.
 
Gli effetti della Confermazione
 
Come si sa, i sacramenti comunicano la grazia, cioè l’amicizia con Dio. La grazia della Confermazione, oltre a radicarci più profondamente nella filiazione divina, a unirci più saldamente a Cristo e a rendere più perfetto il nostro legame con la Chiesa, in particolare ci dà la forza di testimoniare senza imbarazzo, e anzi con entusiasmo e gioia, la nostra fede, di fronte al mondo.
 
La grazia di Dio è sempre accompagnata dai doni dello Spirito Santo, quindi tutti i sacramenti elargiscono anche i doni dello Spirito Santo.
Nella Confermazione i doni assumono però un significato speciale perché questo sacramento conferisce in pienezza lo Spirito Santo.
 
Che cosa sono i sette doni dello Spirito Santo?
 
Sono delle qualità soprannaturali, cioè delle capacità speciali che Dio elargisce per rendere i cristiani docili a seguire le sue aspirazione nel fare il bene.
Mentre le virtù ci rendono docili ad accogliere il comando della retta ragione illuminata dalla fede, questi doni ci rendono docili ad accogliere l’ispirazione di Dio stesso, attribuita alla Persona dello Spirito Santo. Le virtù possono essere paragonate ai remi, mediante i quali la barca avanza con fatica e per iniziativa del rematore, mentre i doni possono essere paragonati alle vele, mediante le quali, quando soffia il vento, la barca avanza senza fatica e non per iniziativa del rematore, ma del vento.
La Confermazione imprime in modo indelebile l’Amore di Dio nel cuore del cresimato; rende l’anima conforme a quella di Cristo profeta, sacerdote e re. Questa conformazione era già avvenuta nel Battesimo, ma la Confermazione la rafforza, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della testimonianza.
 
 
Ma che cosa significa essere conformati a Cristo profeta, sacerdote e re?
 
Significa imitarlo in quanto profeta testimoniando la verità della fede; in quanto sacerdote rendendo il debito culto a Dio nella preghiera di lode, domanda e intercessione; in quanto re esercitando la signoria della ragione sulle proprie azioni per compiere il bene ed evitare il male.
 
 
Perché nella Confermazione c’è anche il padrino o la madrina?
 
Perché è opportuno e vantaggioso che i genitori, che sono i primi educatori nella fede, siano affiancati da cristiani convinti che si pongano come “maestri” in grado di aiutarli a guidare i loro figli nella testimonianza della fede e nella pratica della vita cristiana.
Qual’è la missione di un cresimato?
 
San Pietro chiama i cristiani “pietre vive”, perché essi formano la Chiesa e la fanno vivere, come ciascuna delle pietre che compongono una costruzione la rendano solida. Attraverso la Cresima o Confermazione, noi siamo chiamati ad essere una pietra viva, al servizio della nostra Chiesa.
Lo Spirito Santo, quindi, con la Confermazione ci rende consapevoli delle nostre responsabilità, per diventare testimoni di Gesù.
Come abbiamo detto, la Cresima è una specie di Pentecoste, perché, in un certo modo, è il sacramento che ci invia nel mondo a testimoniare il Vangelo, aiutandoci a fare bene. Lo Spirito Santo, attraverso i suoi doni e i suoi carismi, ci rende capaci di essere dono per gli altri.
Possiamo quindi dire che con la Cresima veniamo CONFERMATI NELLO SPIRITO SANTO, PER DIVENTARE TESTIMONI DI GESÙ.
Lo Spirito Santo fa superare ogni timore, rende forti e coraggiosi nella testimonianza, spinge ad annunciare a tutti, con la parola e le opere, che Gesù è il Signore.
Così è stato per gli apostoli il giorno di Pentecoste, per i martiri che hanno dato la vita per Cristo, e per i santi, eroici nella carità e nella fede. Così è per i ragazzi che accolgono oggi la novità di Cristo.
 
 
ILLUMINATI DALLA SAPIENZA DEL VANGELO
Il Signore ci manda nel mondo e ci vuole coraggiosi, prudenti e leali. Gesù ci dice: ‹‹Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe›› (Mt 10, 16).
 
Di fronte al male impariamo a comportarci con animo semplice, senza ricambiare inganno con inganno e senza cercare vendetta, ma pronti a sostenere ciò di cui siamo convinti e a difendere chi è debole.
 
ASSETATI DI GIUSTIZIA
Lo Spirito Santo spinge i cristiani sulla via della giustizia. Praticare la giustizia è dare a ogni persona ciò che gli è dovuto: non solo i beni materiali come il denaro, ma anche la libertà, il rispetto, l’accoglienza, l’aiuto, il sostegno, la difesa. È mettere in pratica l’insegnamento di Gesù: ‹‹Amerai il prossimo tuo come te stesso›› (Mc 12, 31).
‹‹Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro›› (Mt 7, 12).
 
NELLA FORZA DELLO SPIRITO
Ai ragazzi piace misurarsi in gare sportive e in giochi di abilità perché si veda chi è più bravo.
Il gioco e lo sport sono importanti; in essi non si misura soltanto la forza dei muscoli, ma anche l’ingegno, l’abilità e l’esperienza.
Nella vita, più ancora della forza fisica e dell’ingegno, conta la forza interiore che è dono dello Spirito Santo e insieme frutto di lungo esercizio. Esse rende capaci di essere fedeli ai propri impegni, ideali e valori, anche in mezzo alle difficoltà.
L’apostolo Paolo ci esorta: ‹‹Fratelli, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza›› (Ef 6, 10).
 
IL CORAGGIO DELLA VERITÀ
A volte è difficile mantenere la parola data. Costa sempre riconoscere i propri torti. È più comodo cercare delle scuse, sfuggire alle proprie responsabilità. La falsità è l’arma dei deboli. La verità è la virtù dei forti.
Sono parole di Gesù: ‹‹Il vostro parlare sia sì, sì, no, no›› (Mt 5, 37).
Il coraggio di dire sempre la verità, anche quando può provocare sconfitte o delusioni, è da grandi.
È il coraggio dei martiri che, sostenuti dallo Spirito, hanno affermato la verità di Cristo anche a costo della vita.
 
LA FORZA DEL PERDONO
Saper perdonare è uno dei segni più grandi della novità di vita che il cristiano riceve in dono dallo Spirito.
Perdonare significa ridar fiducia a colui che ci ha fatto torto, che è stato prepotente, che ci ha trattato male. Chi perdona non fa notizia eppure, come Gesù dall’alto della croce, è vincitore.
La parola di Gesù è così nuova che sembra persino incredibile: ‹‹Io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra!›› (Mt 5, 39).
 
LIBERI DI FRONTE AI BENI
Tutto ciò che l’uomo ha deve servire per la sua crescita e per il bene di tutti. Spesso l’uomo si dimentica di questo, sciupa le cose, diventa egoista e schiavo di ciò che possiede. Più ha e più vorrebbe avere. La temperanza è saper usare ciò che si ha nel rispetto di sé, degli altri, della natura e delle realtà create.
Ciò esige capacità di saper dominare istinti e desideri.
Lo Spirito ci aiuta a vivere la parola di Gesù: ‹‹Non potete servire a Dio e al denaro›› (Mt 6, 24).
‹‹Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date›› (Mt 10, 8).