Il silenzio assordante

Io resto a casa

Parrocchia, 15/3/2020

Abituato a sentire sempre il vociare dei bambini, che con le loro mamme e nonni, sono continuamente presenti nell’area verde della parrocchia, faccio fatica a ad abituarmi al “silenzio assordante” di questi giorni.

Non vedere i bambini che suonano alla porta: “Padre Leo ci dai le chiavi del campo e il pallone” mi dà tristezza e mi fa sentire il vuoto dentro di non poter scherzare e parlare con loro di calcio.

Il silenzio e il vuoto delle aule del catechismo dove si parla di Gesù che molti di loro si stanno preparando ad incontrare per la prima volta nell’Eucarestia,il non poter incontrare i giovani e gli adolescenti, la Chiesa senza fedeli che partecipano abitualmente alla S. Messa feriale e festiva, mi danno un senso di solitudine che cerco di riempire con la preghiera e con qualche buona lettura. Ma l’Eucarestia penso che manchi a tutti, anche a quelli che tante volte sono andati al mare, allo stadio, a fare cose insignificanti dicendo "Tanto per andare a Messa c'è tempo" ..... "la prossima volta ci vado"..
Oggi questa possibilità improvvisamente è stata tolta...Sgomenti, ci siamo improvvisamente accorti che, quel Signore della Vita, che incoscientemente tenevamo al margine della nostra esistenza, oggi ci manca...

E ci siamo accorti che la sua mancanza per noi è vitale, essenziale.

Allora viene spontaneo pregare: “Signore facci tornare il desiderio vivo e vero che ci spinge ad anelare alla santa Eucaristia, come la cerva che anela ai corsi di acqua. Ricordando al nostro cuore come era bella la possibilità di andare liberamente a Messa nel Giorno del Signore”

 Continuo ad avere contatti con i vari gruppi: catechisti, giovani, adolescenti, per sentirmi vivo e non solo, attraverso i messaggi utilizzando soprattutto Whats App. Alle riflessioni e considerazioni serie sul momento che stiamo vivendo, alterniamo qualcosa di leggero per tenere su il morale e non farci prendere dall’ansia e dal panico.

Mi dà sollievo la primavera che nonostante le strade vuote, i negozi chiusi, continua a far sbocciare e a donarci un sole splendente, a far germogliare le gemme, a far fiorire le rose

Ma anche il sapere che si cono tante persone che donano il loro amore per aiutare chiunque è nel bisogno.

In tutto questo forse tutti noi abbiamo capito l’importanza della salute e degli affetti veri.

Un abbraccio a tutti i parroccchiani. Uniti nella preghiera.

                                                                                                                P. Leonardo